Arredamento Rococò (metà 700)

Nell' arredamento Rococò si vede primeggiare l’ebanista Charles Andrè Boulle che inventò un mobile, recante il suo nome, ricchissimo di intarsi e applicazioni di materiali diversi anche pregiati.

Nella seconda metà del ‘700 si fa strada il mobile dalle linee più composte, il veneziano, che riscuote molto successo. Spariscono le pesantezze del secolo scorso, si ridimensionano e si ornano di curve sinuose ed armoniche.

Venezia produce i primi canapes dove alle decorazioni si aggiunge la praticità (si raddrizzano le gambe, si assottigliano le impiallacciature). Esso non è altro che l'evoluzione del barocco affermatosi in Francia durante il regno di Filippo D'Orleans e Luigi XV.

Si fa prezioso anche il ruolo della donna nell' arredamento che ricerca comodità senza rinunciare all' eleganza. Nel '700 nasce la fisionomia dell' appartamento moderno diviso in numerosi ambienti, ognuno dei quali con un arredamento proprio consono alla funzione della stanza.

Gli spazi si fanno più piccoli raccolti senza rinunciare alla decorazione. Infatti la ricchezza di questa corrente si basa sulla lavorazione della base architettonica pur utilizzando materiali poveri. Le pareti vengono rivestite con tappezzerie e carte da parato.

Il mobilio, contrariamente a quello Barocco si fà più piccolo adeguandosi agli spazi più esigui e con superfici e linee sinuose.

Non mancano gli intarsi, intagli, dorature e l' uso della laccatura. Ma vengono creati nuovi modelli sobri e pratici.

In Italia il Rococò trova i suo terreno d'azione nella raffinatissima società veneziana. Nasce il gusto per l' esoterismo e le suppellettili orientali