Arredare la cucina

La cucina è il regno della donna e adesso che lavora e passa la maggior parte del tempo fuori casa, questa deve essere ancora più efficiente, ma colorata in quanto è stato dimostrato che il colore condiziona tanto l’ambiente quanto l’umore. Si tende a riservarle un’ ambiente abbastanza grande, a volte anche diviso in tinello e zona di cottura.

Prima la cucina era concepita solo per preparavi i cibi, la loro consumazione era riservata al soggiorno. Per diverso tempo sono state evitate le cucine in metallo laccate in stile americano, oggi troppo distanti dai nostri gusti. La cucina ideale richiede un’ ambiente non troppo grande nel quale sarà facile inserire tutto ciò che occorre, in maniera organizzata che vede molto lontane le pareti occupate nella loro totalità.

Le cucine tradizionali, di produzione, riprendono dal passato forme e materiali, in modo da ricreare l’atmosfera tipica di masserie e casolari, ma sono realizzare con soluzioni di maggiore praticità e nuove tecnologie. I mobili hanno, in genere, ante bugnate, decori a rilievo e cerniere a vista.

I pomelli di ante e basi possono essere in legno o in ceramica. Le finiture sono realizzate in legno trattato con oli, cere oppure colorato con tinte ad acqua, mentre il piano di lavoro è, di solito, in muratura. Per assicurare un piacevole effetto d’insieme, non va trascurato l’abbinamento con gli altri componenti della cucina. Per quanto riguarda le cappe le più adatte sono quelle a camino.

Per il rivestimento a parete, invece, se si sceglie la ceramica, una buona soluzione è il formato quadrato, di 10 cm di lato, da posare magari in diagonale e rifinire con bordi di piastrelle decorate.

I lavelli possono essere incassati o appoggiati su una base, normalmente più bassa del piano di lavoro. La profondità delle vasche è di 18 cm, la lunghezza dipende dal numero e dalla forma delle vasche che possono essere rotonde, quadrate o rettangolari.
La profondità è legata alla misura standard  del piano di lavoro della cucina, che è sempre di 60 cm. I rubinetti dell’acqua possono essere attaccati a parete, inseriti nel lavandino o, nel caso di lavelli a bacinella, incassati direttamente nel piano di lavoro