Impianto del gas

Durante il secolo scorso il gas veniva usato per l’energia elettrica, ma emanava cattivo odore, era tossico e provocava anche qualche esplosione.

Successivamente vennero costruite le cucine e i forni a gas, più tardi gli scaldabagni e le stufe a gas. Nel campo dell’illuminazione, l’elettricità ha sostituito il gas di città, così chiamato anche oggi perché sta soltanto nelle grandi città.

I gas combustibili si dividono principalmente in:

  • Gas di città: è un miscuglio di gas proveniente dalla distillazione del carbone fossile, arricchito da gas liquido  e da metano. E’ tossico per un alto contenuto di monossido di carbonio;
  • Gas minerale: viene estratto dal sottosuolo mediante perforazioni; consiste per 60- 95% di metano, con un miscuglio di altre sostanze gassose. Non contiene monossido di carbonio in quantità tossica;
  • Gas liquido:  gas combustibile reso liquido per pressione, composto in maggior parte da propano e metano. E’ più pesante dell’aria quindi non è consigliabile metterlo riposto in cantina. Viene fornito in contenitori di acciaio ed è molto usato nei luoghi dove non esiste il gas. Le cucine a gas, sono fornite del sistema di sicurezza, dove una valvola su una conduttura  rimane aperta se la fiamma arde, quando la fiamma si spegne la valvola si chiude automaticamente.

Se sentiamo odore di gas che può accadere in apparecchi vecchi o mal funzionanti e non muniti di impianti di sicurezza, le società del gas consigliano:

  • Aprire subito le finestre;
  • Chiudere tutti i rubinetti, le chiavette del gas e l’interruttore principale;
  • Non avvicinarsi alle condutture con fiamme o sigarette;
  • Non suonare campanelli o accendere interruttori.

Se l’odore di gas persiste chiamare l’ufficio della società del gas.

Se l’odore proviene da un appartamento in cui non si può entrare, chiamare la polizia. Prima di riaprire l’interruttore principale controllare che i rubinetti e le chiavette del gas siano chiuse.